Le referenze 6263 e 6265 furono introdotte alla fine degli anni ’60 come evoluzione della 6240, primo Daytona con cassa impermeabile. Esteticamente identiche, si distinguono per la ghiera: in acciaio sulla 6265, in acrilico nero sulla 6263. Entrambe rimasero in produzione fino al 1987 e furono proposte con numerose varianti di quadrante. Tra le più iconiche, spicca il cosiddetto “Big Red”, caratterizzato dalla scritta Daytona in rosso sopra il contatore delle ore 6, comparso su entrambe le referenze dalla metà degli anni ’70 fino a fine produzione. Oggi i Daytona “Big Red” sono molto ricercati, ma solo se conservati in condizioni eccellenti, come questo splendido esemplare.
Questo 6265 è un esempio notevole dell’iconico cronografo Rolex. Le condizioni sono, a mio avviso, ottime: la cassa presenta forme piene e corrette, mai lucidata in modo invasivo, così come la ghiera in acciaio, priva di urti o segni rilevanti. Il quadrante è praticamente immacolato e mostra una patina calda, più intensa rispetto al classico silver tipico di questi seriali. Indici e lancette conservano il trizio originale, reattivo ai raggi UV e senza difetti evidenti. La corona è stata sostituita in un intervento di assistenza. Il movimento calibro 727 è perfettamente funzionante, corretto per l’epoca, con numero di movimento 13,XXX. Il fondello 6262 con dicitura “patented” fresata è coerente per l’anno di produzione, in quanto in questo periodo venivano smaltiti gli ultimi fondelli 6262 rimasti in stock. Il bracciale Oyster 78360 è ben teso, con finali 571 e clasp code H, tutti corretti.
Un orologio raro e di grande fascino, ideale per un collezionista alla ricerca di un bell’esemplare.