INTERVISTA A ROBERTO “JATUCKA” RANDAZZO SULL’OMEGA SPEEDMASTER

INTERVISTA A ROBERTO “JATUCKA” RANDAZZO SULL’OMEGA SPEEDMASTER

Oggi insieme a Roberto vogliamo affrontare qualcosa a cui è da sempre molto legato, un orologio che da sempre lo ha appassionato, incuriosito e invogliato a svolgere le sue personali ed approfondite ricerche : L’Omega Speedmaster.

ANDREA : Ciao, Roberto. Perché questa passione in particolare per lo Speedmaster? Cosa ti ha colpito così di questo modello da diventare uno dei tuoi oggetti di culto?

Nasce dalla mia passione per le storie degli astronauti. Ricordo ancora perfettamente l’allunaggio che vidi in tv nel 1969, insieme alla mia famiglia. Avevo appena 6 anni e ne rimasi affascinato. Molto più tardi ho avuto modo di scoprire quella che definisco la purezza di questo orologio. Semplice, essenziale, robusto, di qualita’ eccellente e soprattutto con un rapporto qualita’ prezzo che ritengo eccezionalmente favorevole

ANDREA : Quale è stato il primo Speedmaster che hai acquistato? E l’ultimo ?

Il primo Speedmaster che ho acquistato è stato il 145022. Lo comprai nuovo, credo che fosse il 1983. Ricordo perfettamente che al tempo costava al pubblico meno della metà di un Daytona manuale, e per me in quel momento era sicuramente un orologio molto piu’ affascinante per via della sua storia e dei suoi successi spaziali. L’esplosione del fenomeno Daytona era ancora al di là di venire, ma ancora adesso preferisco senza dubbio lo Speedmaster. Purtroppo non è più in mio possesso, ma ricordo ancora l’emozione di averlo acquistato, anche perchè si trattava del primo orologio importante che acquistavo personalmente e non che ricevevo come regalo. L’ultimo invece è uno Speedmaster che ritengo assolutamente unico, penso che sia l’orologio più importante che abbia mai acquistato sia come collezionista che come dealer, ma purtroppo al momento non posso parlarne. Tuttavia, recentemente uno di quelli che mi è rimasto particolarmente impresso è un 145022 calibro 861 con quadrante racing. Le condizioni erano veramente eccezionali.

Omega Speedmaster ref. 145022 con quadrante Racing (courtesy Jatucka)

ANDREA : Quanti Speedmaster hai acquistato e venduto nel corso della tua carriera ?

Nella mia carriera di dealer penso di averne venduti circa 150, ma ce ne sono alcuni che mi sono rimasti particolarmente nel cuore, che ho venduto con grande dispiacere, e che ricordo perfettamente come se li avessi in mano in questo momento. Ho anche avuto il grande privilegio di poter selezionare sia Speedmaster molto importanti andati in asta sia Speedmaster molto speciali o particolari per i quali alcuni collezionisti hanno richiesto una mia consulenza prima dell’acquisto.

ANDREA : Direi che è un numero piuttosto interessante. Ma parliamo di rarità, tra questi quali sono stati quelli più rari e interessanti ?

Tra quelli che ritengo più importanti ci sono stati diversi 2915 nelle varie sotto-referenze, diversi racing, alcuni radiali.

Omega Speedmaster ref. 2915 con quadrante tropicale (courtesy Jatucka)
Omega Speedmaster ref.2915 in condizioni eccezionali (courtesy Jatucka)
Omega Speedmaster RADIALE con ghiera decimale (courtesy Jatucka)
Omega Speedmaster RADIALE con ghiera decimale (courtesy Jatucka)
Omega Speedmaster con quadrante Racing firmato Meister (courtesy Jatucka)
Omega Speemaster con quadrante Racing (courtesy Jatucka)

Restando con i piedi per terra, fra gli Speedmaster oggi accessibili a tutti, uno dei miei preferiti rimane il 145022-69 brown. Nonostante ne abbia avuti parecchi non mi è mai capitato di vederne due uguali. Le sfumature di marrone possono essere veramente uniche e entusiasmanti.

Un Omega Speedmaster ref. 145022-69 con quadrante tropicale e ghiera virata al blu (courtesy Jatucka)

ANDREA : Direi che pochi possono dire di avere avuto tra le mani degli esemplari così importanti. Tra questi, parliamone di uno in particolare.

Sicuramente il 145022 Oman che hai scelto per questa chiaccherata. Su un batch di 10 esemplari prodotti ho avuto la fortuna di acquistarne 2 e di valutarne altrettanti per conto di clienti molto importanti. Credo che 4 su 10 sia una percentuale abbastanza fortunata. Ricordo perfettamente che il primo che vidi nell’ormai lontano 2007 era in vendita su Ebay per una cifra del tutto irrisoria, e prima di venirne a conoscenza era stato già riproposto su quella piattaforma diverse volte.

Un mio caro amico me lo segnalò dicendomi che la proprietaria aveva provato più volte a venderlo su Milano, e che tutti i commercianti ai quali si era rivolta lo avevano reputato falso. L’orologio era in vendita ad una cifra, ripeto, veramente irrisoria. Dopo un check, in particolare mirato al controllo della tecnica di incisione e della corrispondenza con altre incisioni viste in precedenza, ebbi subito la sensazione che l’orologio fosse genuino, e decisi di acquistarlo prima ancora di chiedere conferma in omega. A quei tempi ricevere una conferma dall’archivio Omega comportava un’attesa non indifferente, e quando finalmente ebbi la conferma che l’orologio non solo risultava venduto in Oman, ma che era parte di un batch di appena 10 pezzi prodotti su ordinazione del sultano “Qaboos Bin said Al Said” , la mia gioia fu immensa. Non tanto per il valore dell’orologio, quanto per il fatto che ancora una volta il mio istinto e la mia passione per gli orologi con loghi arabi mi avevano guidato nella giusta direzione. Devo ammettere che anche se la soddisfazione economica fu non indifferente  il dispiacere di separarmene fu sicuramente maggiore. Purtroppo facendo questo per lavoro è una situazione nella quale ci si ritrova molto spesso. Direi anche troppo spesso.

A seguire una selezione di fotografie di due eccezionali Omani Omega Speedmaster.

Questo articolo è stato da me scritto e pubblicato sul sito web di Roberto “Jatucka” Randazzo  nel 2020. Ringrazio Roberto per avermi permesso di aggiungerlo al blog del mio sito web.

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