Rolex Seadweller 1665 DRSD MK2 – La storia di un (NON) acquisto

Rolex Seadweller 1665 DRSD MK2 – La storia di un (NON) acquisto

A volte capita che amici, clienti e collezionisti mi chiedano come sia davvero il processo di acquisto di un determinato orologio d’epoca, ovvero cosa porti un commerciante ad acquisire un orologio, come lo si debba valutare tecnicamente e quali siano le eventuali vicessitudini che si celano dietro ogni compravendita.
Lo spirito di questo post è proprio questo, condividere con voi il dietro le quinte del mio lavoro, quello vero, caratterizzato sia da piccoli successi che da momenti, come leggerete in questo post, per così dire meno gloriosi.

In particolare, oggi, vi voglio raccontare una storia, una storia di un NON acquisto.

Rolex Seadweller 1665 DRSD MK2 – La storia di un (NON) acquisto

Gli strumenti del mestiere

Durante un’uggiosa serata, un caro cliente ci manda alcune foto di un raro e interessante orologio sportivo Rolex con scatola e garanzia originale.

Purtroppo le foto ricevute sono davvero pessime, a malapena si distingue l’orologio che dovrebbe teoricamente essere un Seadweller 1665 Doppia Scritta Rossa Mk2.

Non abbiamo a disposizione nè possiamo ricevere altro materiale fotografico.

Il nostro cliente ci dice che queste foto gli sono state a sua volta inviate da un suo conoscente, amico del proprietario dell’orologio, che al momento si trova all’estero per lavoro.

Una situazione piuttosto intricata, ma, rifletto tra me e me, sempre meglio di come funzionava ai vecchi tempi.

Non ve lo immaginerete mai, ma spesso negli anni 90, agli albori di questo mestiere, quando non esistevano nè Smartphone nè Computer i commercianti sapete con quali mezzi super tecnologici acquistavano gli orologi a distanza?

Attraverso delle fotografie analogiche che venivano poi inviate con il FAX!

Diversi commercianti di lunga data me lo hanno confermato più di una volta, incredibile ma vero!

Tornando all’orologio in questione, da quel poco che vediamo l’orologio sembra in ottime condizioni con una caldissima patina.

Il prezzo è consono al mercato, ma con margine per futura rivendita.

Il mio fiuto mi dice che in quelle quattro orribili foto si può nascondere qualcosa di davvero speciale.

Dopo qualche ora riesco finalmente a convincerlo e qui comincia l’avventura.

Il proprietario, all’estero per lavoro, ha affidato l’orologio alla sua vicina presso la sua abitazione situata in una ridente cittadina di campagna a Sud di Londra, a circa 1 ora e 40 di treno dalla City.

Il tragitto per acquistare l’orologio

Diciamo che non è proprio dietro l’angolo, ma con gli efficientissimi mezzi di trasporti inglesi confido che il viaggio sarà meno impegnativo del previsto.

Studiato il tragitto e prenotati i vari biglietti è ora di partire !

La stazione dei treni di Waterloo
Lo sfavillante treno della Southern Railway che mi porterà a destinazione
Il paesaggio in uscita dalla City, notare il bellissimo grattacielo “The Shard” in lontananza

Nonostante la City sia a solo a qualche decina di km di distanza, appena arrivato a destinazione mi sembra di essere stato catapultato in un universo parallelo : campagna sterminata, casette tipiche, mucche, cavalli, campi coltivati.

Un paesaggio decisamente diverso da quello londinese!

Alcuni scatti fatti mentre mi dirigo a piedi verso la casa del proprietario :

Finalmente arrivato a destinazione dopo una lunga camminata in mezzo ai boschi trovo ad accogliermi la vicina di casa del proprietario dell’orologio : una gentile Signora di origini spagnole.

Tra una chiacchera e l’altra in spagnolo, prende un pò di confidenza e mi racconta la sua vita, non una parte, ma proprio tutta!

Per motivi di privacy non mi dilungo, ma dico solo che voleva vendermi anche il suo anello di matrimonio, sintomatico del fatto che non sia proprio stato un amore a lieto fine.

Ma eccoci al dunque, finalmente mi viene consegnato l’orologio del mistero dentro la sua scatolina originale.

Ah… contate che mentre comincio a smontare il tutto con apricasse e cacciaviti vengo continuamente ripreso col cellulare in quanto la signora voleva mostrare via videochiamata al proprietario cosa stessi armeggiando sul suo orologio.

Insomma, non la situazione migliore per concentrarsi sull’acquisto di un orologio di questo calibro!

Ma ecco l’orologio finalmente!

A primo impatto sembra davvero meraviglioso : patina calda, cassa piena, garanzia, libretti e scatolame vario.

Ma osservandolo più attentamente con la lente noto qualcosa di strano, molto strano.

Mi dico, sarà solo un impressione, vediamo anche la cassa, torneremo dopo sul quadrante.

Purtroppo qui la situazione non migliora affatto …

Mi concentro sul fondello…

Anche qui la situazione è piuttosto tragica…

L’unica cosa che si salva è il movimento, una magra consolazione.

La signora mi vede perplesso, la situazione è difficile : l’orologio è quasi completamente falso e mi trovo imbarazzato a doverlo a comunicare a lei e soprattutto al proprietario che continua a guardarmi in diretta con la videochiamata ancora in atto.

Data la brutta notizia e una breve spiegazione tecnica è ora di andarsene, saluto la cara signora, il proprietario apparentemente sbigottito in videochiamata, e mi di dirigo nuovamente verso la stazione per tornare alla base.

Sono molto deluso, tanti KM e fatica per nulla, ma purtroppo a volte in questo lavoro succede, fa parte del gioco.

Non sarà la prima ne l’ultima volta, ma in ogni caso è stata anche questa un’esperienza da aggiungere al proprio bagaglio personale.

In ultimo ho fatto qualche collage per spiegare tecnicamente cosa guardare per capire il perchè di questo orologio sia falso.

  • Quadrante : La differenza più evidente con un MK2 originale è sicuramente la corona, più slanciata nel falso. Anche le scritte sono diverse rispetto all’originale : molto più graziate nella parte superiore e nel cosc e molto più rosse nella parte della profondità. Inoltre in quello falso il trizio è molto compatto, sembra quasi vernice.
Comparazione tra il quadrante falso di questo 1665 (sinistra) e uno originale (destra)

  • Seriali e Referenza :  I seriali sono di falsi di buona qualità, ma comunque molto riconoscibili per l’occhio esperto. Ricordiamo anche come, secondo le mie ricerche ed esperienza, non sia mai stato prodotto un batch di 1665 con il seriale 2.8 (gli orologi sono prodotti in batch di casse, è molto facile trovare seriali dove è completamente assente una referenza)
Comparazione tra un seriale e referenza originale (sinistra) e quelli di questo 1665 (destra)

  • Fondello : Il fondello ha diversi problemi : font difformi rispetto a quelli conosciuti, e soprattutto la data II.70 che, a mio parere, non esiste su nessun altro 1665 doppia rossa in quanto non prodotti in quello specifico periodo.
Comparazione tra il fondello di questo 1665 (sinistra) e uno originale (destra)

  • Garanzia : La garanzia pare essere originale, ma il bollino è sicuramente appiccicato e probabilmente falso.
La garanzia, apparentemente originale
Il bollino, molto probabilmente fasullo

Dunque, un bel pasticcio di orologio.

La mia opinione è che abbiano innanzitutto trovato una garanzia originale per un Rolex generico anni 70 e una cassa Seadweller e da li siano partiti per ricostruire questo clone con quadrante falso, seriali e referenza riscritti, fondello costruito a DOC, inserto e movimento, bracciale originali Rolex.

Un falso che dal vivo o con foto in alta risoluzione non può sicuramente ingannare un conoscitore di questi modelli, ma che può passare inosservato ad un occhio poco esperto.

Dunque, mio consiglio spassionato, acquistate sempre da canali sicuri, non vi buttate in acquisti incauti rincorrendo l’affare se non avete nozioni ed esperienze sull’orologio che vi apprestate ad acquistare!

Questo articolo è stato da me scritto e pubblicato sul sito web di Roberto “Jatucka” Randazzo  nel 2019. Ringrazio Roberto per avermi permesso di aggiungerlo al blog del mio sito web.

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