UN APPROFONDIMENTO SUI QUADRANTI “RAIL”

UN APPROFONDIMENTO SUI QUADRANTI “RAIL”

Lo scopo di questo articolo è spiegare cosa significa il termine “RAIL”, termine utilizzato per descrivere una precisa tipologia di grafica presente su alcune referenze Rolex.

Il termine “RAIL”, letteralmente tradotto dall’inglese, significa semplicemente BINARIO.  La coniazione del termine RAIL, il cui ideatore rimane tutt’ora sconosciuto, in sintesi, deriva dall’osservazione della dicitura Superlative Chronometer Officially Certified su alcuni quadranti Rolex. Se guardiamo con attenzione, tra Superlative e Chronometer, Officially e Certified osserviamo come i caratteri siano stranamente spaziati, formando, appunto, una specie di binario tra le scritte inferiori e superiori.

Dettaglio di un quadrante Rail

I quadranti Rail sono molto interessanti a livello collezionistico : sono rari e prodotti in pochi pezzi, i batch di seriali storicamente idonei e coevi a ospitare questa tipologia di quadrante sono ristretti. In particolar modo le referenze più note che possono montare quadranti “RAIL” sono : 1655, 1665, 16550, 16570.

Un quadrante “RAIL” su un Rolex Seadweller 1665

È opinione comune che i quadranti “RAIL”, siano stati prodotto per Rolex solo dal terzista STERN FRERES. Il punzone identificativo di STERN FRERES (una stellina) infatti la troviamo su tutti i quadranti considerati veri “RAIL”. STERN FRERES era un produttore svizzero di quadranti attivo negli anni ’60 e ’70. L’azienda era specializzata nella produzione di quadranti per orologi di alta qualità, collaborando con diversi marchi di orologi. Sebbene non siano molto noti al grande pubblico, erano un fornitore importante per alcuni noti produttori di orologi svizzeri.

Quadranti “RAIL” di 1665, 1655, 16550 tutti con il codice identificativo di STERN FRERES

Ora ecco una breve galleria fotografica (courtesy JATUCKA) di alcuni splendidi orologi con quadrante “RAIL” :

Questo articolo è stato da me scritto e pubblicato sul sito web di Roberto “Jatucka” Randazzo  nel 2019. Ringrazio Roberto per avermi permesso di aggiungerlo al blog del mio sito web.

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